Il signor Rossi

I vigili urbani sono sempre più rari agli incroci della Capitale, sporadici come i piccioni cacciati via dai gabbiani migrati dal litorale romano perché ammaliati dall’olezzo delle strade, dove gli spazzini latitano solidali con tutti i colleghi comunali. La grande discontinuità è tutta lì: una città con la manutenzione di chi è stato dimenticato da tempo, e nugoli di persone dappertutto. Il viavai sui marciapiedi non lascia tracce nella memoria, chiunque potrebbe essere qualcuno, tutti ci lasciano indifferenti in equal misura. Ai crocevia riconosci soltanto gli agenti immobiliari, irriducibili nonostante la crisi del mattone, in giacca cravatta e cartellina di pelle d’ordinanza. Un agente immobiliare fissa quasi sempre l’appuntamento ad un incrocio, perché sono punti di maggior visibilità, e Dio solo sa quanto essi ne abbiano bisogno. Anche se tutti sanno percepire l’essenza di un agente immobiliare, i gesti, i modi, nessuno li osserva in volto, nessuno li rammenta anche dopo pochi minuti che la visita è terminata. Figuriamoci ricordarne il nome, stampato sugli infiniti biglietti da visita in cartoncino che vengono estratti come munizioni dalla tasca interna della giacca, simbolo di un “aggancio” verso il potenziale cliente che nella maggioranza dei casi è vero solo su carta, appunto. Quasi tutti,… Read More