Piero era nato e cresciuto a Montespaccato, ma non aveva mai particolarmente legato con i coetanei del luogo. Anche adesso che aveva valicato il mezzo secolo di vita, passando per quel bar su via Cornelia, dalle parti di Boccea, incrociava molti ex-compagni di giochi e di scuola, ma non si andava mai oltre un mezzo cenno con la bocca. Nessuno sembrava avergli perdonato di aver avuto successo nella vita, e di non essersene andato da lì. Piero era un maestro di golf, un professionista che girava i circoli più “in” della Capitale, insegnando la tecnica a chi poteva permetterselo. Guadagnava piuttosto bene, ma per amore della sua famiglia non s’era spostato in quartieri meno popolari. Avevano cambiato casa, questo sì, avendo acquistato un attico terrazzato da dove si arrivava a vedere a San Pietro. Era come se fossero sempre in contatto con il cuore di Roma, pur vivendo in una periferia assai prossima al GRA. La Basilica, poi, gli ricordava di quando aveva conosciuto Gloria, nei primi anni Ottanta. La madre di lei gestiva un’edicola nei pressi di porta Cavalleggeri, e tutte le volte che Piero passava con il motociclo, non poteva che fermarsi a rimirare la figlia che le… Read More