La città smarrita nella neve

(Questo brano è tratto da Marcovaldo, ovvero Le stagioni in città, di Italo Calvino. Potete acquistare il libro a questo link) Quel mattino lo svegliò il silenzio. Marcovaldo si tirò su dal letto col senso di qualcosa di strano nell’aria. Non capiva che ora era, la luce tra le stecche delle persiane era diversa da quella di tutte le ore del giorno e della notte. Aperse la finestra: la città non c’era più, era stata sostituita da un foglio bianco. Aguzzando lo sguardo, distinse, in mezzo al bianco, alcune linee quasi cancellate, che corrispondevano a quelle della vista abituale: le finestre e i tetti e i lampioni lì intorno, ma perdute sotto tutta la neve che c’era calata sopra nella notte. – La neve! – gridò Marcovaldo alla moglie, ossia fece per gridare, ma la voce gli uscì attutita. Come sulle linee e sui colori e sulle prospettive, la neve era caduta sui rumori, anzi sulla possibilità stessa di far rumore; i suoni, in uno spazio imbottito, non vibravano. Andò al lavoro a piedi; i tram erano fermi per la neve. Per strada, aprendosi lui stesso la sua pista, si sentì libero come non s’era mai sentito. Nelle vie cittadine… Read More

L’appartamento

Diventare adulti significa perdersi in confortanti e ripetitive abitudini? E’ questo il messaggio che offre lo spunto narrativo per L’appartamento, romanzo breve scritto da Mario Capello e ambientato nella provincia torinese. Il protagonista è Angelo, un trentenne che, come molti della sua generazione, si è trasferito in città per inseguire il sogno di un lavoro creativo.