Il signor Rossi

I vigili urbani sono sempre più rari agli incroci della Capitale, sporadici come i piccioni cacciati via dai gabbiani migrati dal litorale romano perché ammaliati dall’olezzo delle strade, dove gli spazzini latitano solidali con tutti i colleghi comunali. La grande discontinuità è tutta lì: una città con la manutenzione di chi è stato dimenticato da tempo, e nugoli di persone dappertutto. Il viavai sui marciapiedi non lascia tracce nella memoria, chiunque potrebbe essere qualcuno, tutti ci lasciano indifferenti in equal misura. Ai crocevia riconosci soltanto gli agenti immobiliari, irriducibili nonostante la crisi del mattone, in giacca cravatta e cartellina di pelle d’ordinanza. Un agente immobiliare fissa quasi sempre l’appuntamento ad un incrocio, perché sono punti di maggior visibilità, e Dio solo sa quanto essi ne abbiano bisogno. Anche se tutti sanno percepire l’essenza di un agente immobiliare, i gesti, i modi, nessuno li osserva in volto, nessuno li rammenta anche dopo pochi minuti che la visita è terminata. Figuriamoci ricordarne il nome, stampato sugli infiniti biglietti da visita in cartoncino che vengono estratti come munizioni dalla tasca interna della giacca, simbolo di un “aggancio” verso il potenziale cliente che nella maggioranza dei casi è vero solo su carta, appunto. Quasi tutti,… Read More

Metronovela romana

Stefano Bartezzaghi, noto saggista ed enigmista, ha di recente pubblicato un nuovo libro, M: una metronovela, un divertente e divertito viaggio nella metropolitana di Milano, un modo per raccontare la città lombarda attraverso vizi e virtù dei suoi abitanti, condendoli con aneddoti personali e le consuete riflessioni linguistiche. All’interno di questo bel romanzo urbano è presente anche un omaggio a Roma, un capitolo dedicato alla linea A della metro capitolina. Questo post si occuperà invece dell’altra principale linea della Capitale, la B. A Roma la Metropolitana è una rarità, in almeno due sensi del termine. E’ rara in senso territoriale, perché della miriade di quartieri di cui è composta la città, sono in pochi i fortunati a essere attraversati da una delle tre linee, ad avere le fermate a portata di gamba. Chi ce l’ha, scandisce i propri ritmi sugli orari di apertura e chiusura e sui tanti disservizi che purtroppo la infestano. E’ difficile per un utente della metropolitana abituarsi ai bus sostitutivi, quelli che lottano con gli automobilisti nel traffico. Il passeggero del metrò vive per allontanarsi dalla linea gialla, riesce a distinguere anche le fermate tutte uguali sulla via Tuscolana, ma non sa che con il 671 può… Read More

A sua insaputa

“Dov’eri domenica sera?” La voce di Anna, al telefono, era tirata, talmente nervosa da uscire stridula. L’aveva accolto così, dopo averlo chiamato. Giorgio era rimasto interdetto. Iniziò a lisciarsi la barba, come quando rifletteva su problemi o impegni impellenti. “Che intendi, Anna?” Non poteva risponderle la verità, per almeno due motivi, che aveva dormito a casa di una donna, e soprattutto quella donna non era Anna. Fermi tutti, però. Anna non era neanche la sua, di donna. Era un’amica. Ma neanche, dai, era una del suo paese, nelle Marche, la vedeva si e no due volte l’anno, quando tornava a casa per le feste. Giusto un saluto tra i vicoli quando s’incrociavano. Piccola, minuta e insignificante.